Allerta rossa: è solo ambientale?

Siamo alla seconda “Allerta rossa” in un mese. La regione si blocca.  Scuole sbarrate, uffici più vuoti del solito. In alcuni quartieri pare vi sia una sorta di coprifuoco. Ieri sera, ad esempio, a Varazze, tutto era letterlamente deserto, tranne i proverbiali fogli di giornale spazzati dal vento. L’Allerta rossa per noi, oramai, è un fatto “normale” che crea ansie ma che è stata assimilata dalla coscienza generale come un “fatto” inevitabile. Probabilmente è così, e penso sia cosa buona e giusta a patto che le allerte meteo non funzionino in “automatico” come il classico scarica barile di responsabilità (l’allerta arancione come noto, e ammesso da tutti, è stata creata appositamente) . Se però, provate a spiegare ciò che accade “normalmente” qui in Liguria, in altri luoghi o altre regioni fanno fatica a comprendere. Non ci credete? Provate? Si, intuiscono “l’allerta rossa….ecc. ecc.” ma non riescono proprio ad immaginare come il maltempo possa fermare una regione di 1,5 milioni di persone. Non capiscono o meglio non riescono ad immaginare come sia possibile.

Di certo, la Liguria ha un record anche in questo. Appena arriva un severo maltempo tutto va in “tilt”, nel senso che attività socio-economiche e funzioni sociali che contano per decine di milioni di euro si fermano. Il perchè lo sappiamo tutti. Fatti particolari (orografia, costruzioni selvagge per 50 anni) ma anche infrastrutture ridicole, trasporti e autostrade da terzo mondo, rendeno tutto fragilissimo, come un grissino. E’ così, occorre chiedersi se in realtà, le “allerte rosse” oltre ad essere esercizi di autotutela, non siano un ulteriore segno di decadimento di una struttura socio-economica come quella ligure fragilissima, che va in tilt quasi in modo automatico. Ed è proprio questo che il “foresto” per quanto solidale, non riesce a capire aanche se magari non osa dirvelo.

E guardate che Varazze è parte di questa debolezza. Solo la questione torrente “Teiro” e le frane per milioni di euro che prosciugano i bilanci comunali per anni, bloccando qualsiasi altro investimento produttivo, ne sono un palese esempio. Forse, allora, le “allerte rosse” non sono solo eventi meteo, ma anche momenti nei quali tutto il sistema socio-economico ligure dimostra la sua incredibile debolezza. Strutturale, non meteorologica.

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