Le mareggiate e le priorità. Per non fare come l’Italia…

Mareggiata a Varazze

Le mareggiate degli ultimi giorni hanno messo in evidenza, soprattutto nel tratto di levante oltre il Molo di Santa Caterina, come la nostra costa sia prepotentemente esposta alle onde e al mare. Vasti tratti di spiagge cancellati, costa erosa. E come è ovvio e nella natura delle cose, non è stata la prima mareggiata e non sarà neppure l’ultima.
La protezione della costa varazzina – e non solo di alcun tratti dove per altro le barriere sono abbandonate da 15 anni di mancata manutenzione – è una priorità fondamentale. Quando si parla di priorità, però, non dovrebbe essere solo a parole o per quando si fa sana retorica stile anni ’70. Priorità significa priorità nelle scelte di investimento pubblico e priorità rispetto a cose che magari portano un pò di consenso spicciolo. Cerchiamo di non fare l’errore italiano: per 30 anni abbiamo destinato risorse (male) al “trucco e parrucco” senza investire nella tecnologia, nella giustizia, nella burocrazia, nelle infrastrutture, nella tutela ambientale. Ci troviamo oggi, con un’Italia che ha 30 anni di arretratezza infrastrutturale, che non si recupera in 6 mesi, un’Italia dalla quale le aziende straniere e italiane se possono scappano. E’ una lezione dura, evidente che porterà nefasti frutti per un bel pò sempre che ci si rimbocchi le maniche e si sia imparata la lezione davvero. Investire in dighe e cassoni di protezione – lo so, la gente non le vede e magari preferirebbe più fiori nei giardini pubblici… – significa INVESTIRE per il futuro non della città, ma della gente che in città ci vive.
Guardate che la cosa è ben differente.
Da queste parti, si confonde investire sulla città con l’investire sui varazzini.
Sembra la stessa cosa ma non lo è!
Mi chiedo se in Via Nazioni Unite qualcuno abbia chiara la differenza. Spero di sì….

1 Commento

  1. Investire anche in muretti e non in ringhiere nella parte più esposta della Passeggiata Europa!
    Avete visto nella parte più selvaggia, quella dalla Baia del corvo in poi tanto per intenderci, i disastri?
    Manto stradale nuovo che ora non lo è più, e non mi riferisco al “nuovo” ma al vero e proprio manto che nel frattempo (manco 6 mesi) è partito.
    E queste opere sarebbero visibili…

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