Piano regolatore. Conosco bene il parere dell’assessore all’Urbanistica e so che è totalmente contrario a quanto scriverò. So che è in buona fede ma penso anche, che il suo disaccordo sia più legato a quanto vorrebbe fosse fatto piuttosto che a quanto è stato realmente fatto.
Quattro anni fa uno dei motivi per il quale l’allora lista “Essere Varazze” vinse le elezioni con un 32% dei votanti, fu l’accusa verso il centro destra di stare per avviare il piano regolatore senza alcun passaggio di consultazione pubblica. La promessa era che si sarebbe inaugurato una fase di grandi consultazioni, condivisioni e partecipazione pubblica, soprattutto nella fase di impostazione del piano regolatore urbanistico della città.
Le cose nei fatti sono andate totalmente in modo diverso: non vi è stato alcun evento significativo, partecipato, condiviso. Eppure, oggi, le modalità per farlo sono davvero tante e le procedure partecipative codificate persino dall’Unione Europea come le débat pubblique.
Senza contare che si sarebbe potuto fare un sito web apposta (peccato che l’addetta alla comunicazione del Comune non ci abbia pensato), una linea diretta con un’agenda pubblica condivisa, etc. etc. …
Si potevano fare incontri con le scuole ad esempio, e attivare anche qui un ‘azione partecipativa con i cittadini del domani.
Purtroppo, tranne pochi mini eventi proforma, spesso convocati con e-mail, i passaggi reali per interessare la Comunità, almeno sulle opzioni di fondo, sono semplicemente assenti.
Qualche riunione con pochi partecipanti, ristretta ad operatori commerciali e associazioni, qualche riunione in frazione dove si è parlato della frazione. Forse, la convocazione di una Consulta per il territorio, che vede però, nei suoi componenti una predominanza di addetti ai lavori, ovvero imprenditori e tecnici del settore.
In sostanza per 4 anni nulla o quasi. Per lo meno nulla di moderno, di partecipativo. Colpa politica dell’assessore? Anche, ma non solo. A mio parere ha dovuto interpretare modi di agire della politica amministrativa vetusti che hanno spinto in questo senso, di coloro che sono convinti che dopo tutto un piano regolatore va fatto come sempre si è fatto, ovvero tra addetti ai lavori.
Dopo ben 4 anni, arriverà un piano regolatore? Forse sì. Arriverà in prossimità delle elezioni comunali e in gran parte del tutto sconosciuto nelle scelte di fondo che contiene. Secondo me già vecchio.
per conoscenza…
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Prima le “performances” della sig.ra Manna quale assessore al bilancio e al personale. Ne ricordiamo qualcuna: proroga della proroga al gestore dei parcheggi, ritardo nella presentazione del bilancio di previsione, mancato piano di rinnovamento organico del personale, ecc,
Adesso è il turno del geometra Baccino: proroga al gestore della discarica Ramognina post fine concessione, PUC fatto da geometri, architetti e altri rappresentanti di categorie che hanno tutto l’interesse a costruire e nemmeno un geologo esperto di dissesti del territorio.
Avanti così …