La Grande Addormentata nel Bosco: Villa Cilea
Lì, immersa nella sua quiete, ci osserva, incredula del perché sia così trascurata. La grande addormentata del bosco, Villa Cilea, giace abbandonata da decenni, nonostante il suo potenziale come unico vero polo culturale della città.
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Parliamo di Villa Cilea, la splendida dimora ottocentesca che fu la residenza del maestro Francesco Cilea, uno dei più brillanti compositori di musica classica del XX secolo, riconosciuto a livello mondiale. Nel corso degli anni, si sono succeduti annunci, appelli e promesse, ma nulla è cambiato. Anche l’annuncio del consigliere regionale varazzino, Alessandro Bozzano, con la sua missione di dialogo con la SIAE romana, proprietaria per lascito testamentario della villa affacciata sul mar Ligure, è rimasto senza esito.
Gli anni dei fondi europei disponibili sono passati invano, mentre la SIAE si limita a mantenere una manutenzione di base, senza alcun interesse a valorizzare la villa. I costi di ristrutturazione sono certamente elevati, ma lo stato effettivo di conservazione della prestigiosa dimora rimane sconosciuto.
Nel frattempo, i cartelli “in vendita” proliferano sugli ennesimi bilocali che vanno a ruba a poche decine di metri dalla villa, mentre Varazze continua a riempirsi di seconde case e agenzie immobiliari. Tuttavia, la città manca di spazi pubblici e servizi. Varazze non ha nemmeno una sala incontri dignitosa, né un vero polo culturale, a parte la biblioteca iper sfruttata dall’assessore Calcagno, che offre solo 30 posti a sedere.
Manca un polo museale, un polo musicale, una sala mostre e una sala concerti. Una città che potrebbe raccontare tanto, da Sbarbaro a Montale, è quasi del tutto priva di strutture culturali adeguate.
Eppure tutto tace. Un silenzio imbarazzante avvolge una città che si appoggia su un business redditizio, ma che non restituisce benefici significativi alla comunità. La popolazione diminuisce e il centro città si spopola, mentre i residenti vengono espulsi.
Villa Cilea si trova all’ingresso della città, ignorata dai milioni di turisti che transitano a pochi metri sull’Aurelia. Un monumento all’oblio che ci ricorda la miopia delle politiche pubbliche a breve termine. Varazze ha i mezzi economici per cambiare rotta. È ora di investire seriamente nel futuro: Villa Cilea potrebbe essere il simbolo tangibile di un’amministrazione pubblica capace di costruire davvero qualcosa di significativo.
È il momento di agire. Un viaggio a Roma per trattare seriamente con la SIAE, che è pronta a disfarsi della villa, è indispensabile.
Si può fare. Si deve fare.
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