Sono molti ed encomiabili gli sforzi per presentare una Liguria come regione in sviluppo, ambiziosa e in crescita. La sostanza però, purtroppo non corrisponde a quanto narrato e non credo si tratti di una questione di leadership politiche. La cruda verità è che il turismo e l’immobiliare per quanto rilevanti a breve termine, non sono in grado di restituire un reddito e un’occupazione duratura e di qualità con investimenti produttivi. Svimez il prezioso centro studi lo certifica: la Liguria è passata dal 2000 al 2022 dal 43° posto tre le regioni europee per reddito al 122° posto con sostanziali passi indietro.
Siamo in sostanza meno ricchi e da almeno un ventennio stiamo consumando risorse anziché produrne.
Evitando la politica spiccia, quella dei partiti day by day, sarebbe però il momento di una seria riflessione strutturale su questi aspetti. E la cosa coinvolge anche Varazze che per dati socio-economici da sempre rappresenta il dato medio ligure.
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