Il nostro “IV Novembre”. Un nuovo monumento degno dei 111 uomini (e ragazzi) varazzini morti nella Grande Guerra

Il nostro “IV Novembre”. Un nuovo monumento degno dei 111 uomini (e ragazzi) varazzini morti nella Grande Guerra

Non è una data di “guerra” ma una di pace. Dopo l’immane tragedia che vide qualcosa come 111 giovani varazzini morire (in una città che aveva 2/3 degli abitanti di oggi) nella Grande Guerra, si scelse il 4 novembre perché la data di entrata in vigore delle firma dell’armistizio che decretava la fine della più terrificante guerra che l’Italia e l’Europa abbiano mai vissuto. Se qualcuno non lo sapesse, esistevano interi reparti incaricati di entrare nelle trincee nemiche nottetempo e fracassare il cranio di coetanei con mazze chiodate. Ecco questo, solo per fare un tragico esempio fu la 1° GM. Si disse che una tale tragedia non sarebbe stata mai più da ripetere, ma in realtà, nel momento in cui Francia e Gran Bretagna imposero alla Germania condizioni di pace senza pietà, furono creati i presupposti per una nuova inevitabile guerra mondiale. Lo stesso Keynes economista tra i più importanti della storia economica mondiale, presente alla trattative a Versailles, predisse che entro 20 anni sarebbe scoppiata una nuova guerra a causa delle terrificanti umiliazioni imposte alla Germania. E così fu con la 2°GM deflagrata 21 anni dopo.

Eventi terribili che però devono ricordare a tutti noi l’estrema importanza di disporre di Forze Armate efficienti e moderne non solo a parole ma nei fatti.

Oggi non è così. Eppure Forze Armate davvero moderne sono in un’Europa profondamente democratica, il migliore antidoto a ogni tentazione da parte di nazioni o movimenti che fanno del terrore e dell’aggressione un’opzione concreta.

Varazze deve ricordare tutti i caduti con finalmente un luogo e un monumento degno di questo nome, preservato e curato come preservata e curata devono essere i nomi di questi varazzini.

Ecco perché la Città di Varazze se davvero vuole essere davvero tale, deve investire nel futuro morale restituendo ai varazzini un monumento degno.

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