Si ripete tutti i giorni. Assembramenti senza controllo e senza ordine soprattutto nell’androne interno (e dunque di totale pertinenza di Poste Italiane) per altro con un’utenza particolarmente anziana e a rischio. E’ la situazione segnalata – nell’inattività di Poste Italia che declina ogni responsabilità al di fuori dei suoi locali – da tantissimi cittadini varazzini. In questi giorni in particolare, la situazione è ulteriormente aggravata. La situazione oggetto di esposto anche in Prefettura rimane inalterata da mesi. A rischiare per le distanza ridotte e gli assembramenti esterni gli utenti spesso separati da manciate di centimetri in attesa di entrare.
Il Comune nella persona dell’assessore competente ha mosso i suoi passi ma inutilmente. Poste Italiane pare sostenga (erroneamente perché le normative danno una responsabilità oggettiva anche all’esterno dei locali) che non è sua competenza. A nostro parere quello di Poste è un comportamento non in linea con i doveri non solo normativi ma anche etici di una società che macina miliardi di utili e svolge un servizio pubblico con contributo statale sostanzioso.
Alla base di ciò, anche l’assurda collocazione degli uffici postali in un luogo senza parcheggi, senza spazi esterni che arreca una situazione assolutamente non conforme alle norme di sicurezza per il carico e scarico delle merci. Il Comune farà passi più decisi?
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