Varazze: un’opportunità da non sprecare.
Se c’è una cosa che emerge con chiarezza nel mercato immobiliare, è che Varazze ha visto una crescita costante del valore a metro quadrato, e lo ha fatto con merito. È una realtà che si distingue, soprattutto rispetto ad altri centri della zona, come Celle Ligure, dove il fascino del mare e la vicinanza alla costa riescono a attrarre chi cerca la casa ideale per il weekend. Una bellezza naturale che offre un enorme vantaggio: la possibilità di scappare dalla frenesia della città senza perdere ore interminabili in autostrade congestionate.
Ma una città che cresce deve sapersi evolvere anche sotto il profilo estetico e urbanistico. Non basta aumentare il valore immobiliare, bisogna saper valorizzare il territorio con scelte che rispettino la coerenza, la proporzione, e l’armonia con la sua storia, cultura e tradizioni. Purtroppo, troppo spesso a Varazze questa logica sembra smarrirsi nei labirinti della burocrazia.
Prendiamo, ad esempio, la vicenda delle direttive comunali per la sostituzione dei portoni nel centro storico: un tentativo lodevole di mantenere intatto il fascino del borgo, rispettando colori e forme tradizionali. Ma perché, mentre si dettano regole per i dettagli architettonici più piccoli, altre scelte decisamente più impattanti vengono sottovalutate o, peggio, ignorate?
A volte si notano interventi edilizi che, oltre a non rispecchiare l’estetica di Varazze, risultano proprio fuori contesto. Pensiamo ai “monoliti” di cemento che sorgono accanto a edifici storici, o a costruzioni ultra moderne che sembrano scontrarsi brutalmente con la bellezza senza tempo dei centri storici. È come se, a fronte di un’analisi tecnica e strutturale impeccabile, si dimenticasse il valore estetico di un luogo, che non è solo un tema soggettivo, ma un patrimonio da preservare.
Certo, qualcuno dirà: “De gustibus non est disputandum”. Ma non è solo questione di gusti. Sono scelte che hanno un impatto diretto sul valore e sull’attrattività di un quartiere, di una città, di un’intera comunità. Quando si ristruttura o si costruisce in un centro storico, è fondamentale che l’aspetto visivo si integri nel paesaggio e non lo sovverta.
Un esempio lampante: il monolite realizzato dieci anni fa in zona San Nazario. Un edificio che si staglia, brutto e fuori contesto, accanto a un antico borgo. Questo non è solo un errore estetico, è una ferita al tessuto urbano e culturale di Varazze.
Ecco perché, magari non a cose fatte, sarebbe necessario istituire una commissione di esperti in grado di valutare la coerenza estetica dei progetti edilizi. A questa commissione dovrebbe spettare il compito di bilanciare le scelte tecniche con le esigenze estetiche, guidando gli interventi verso soluzioni che rispettino la storia e l’identità di Varazze.
Le scelte urbanistiche non devono essere imposte solo da una logica di risparmio o da scadenze burocratiche. È responsabilità della Giunta Comunale dare linee guida chiare, prendendo in considerazione anche il valore culturale e paesaggistico del territorio. Solo così Varazze potrà crescere senza perdere la sua unicità, senza diventare una città qualunque.
p.s. il mio è un giudizio estetico. Non vuole offendere nessuno
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