DONA: la scorsa settimana in Liguria siamo andati vicini all’apocalisse

Siamo tutti atterriti da quanto è accaduto e potrebbe ancora accadere in Spagna. Le immagini fanno solo provare pena e terrore. Il meteo, un tema ridotto alle icone della app sui nostri cellulari che servono per capire se puoi andare nel week-end in Riviera.

Oggi sono molti i turisti da bilocale scesi in Liguria e trovano una città e un territorio lucente e quasi in ordine. Eppure ve lo dico da appassionato di meteo da più di 30 anni, la scorsa settimana in Liguria tra Varazze e Cogoleto in particolare, siamo andati vicini tanto così al disastro totale. Un morto ad Arenzano che stanno ancora cercando e che temo si troverà in Costa Azzurra tra qualche tempo e due eventi alluvionali dati da temporali V-shape semi permanenti a distanza di pochi giorni uno da 180 mm in tre ore e uno da 100 in 1 ora.

Piogge tanto per essere franchi che se avvenute a Napoli, Roma o Milano avrebbero contato disastri epocali. La Liguria ha una conformazione speciale, che regge quantità di piogge straordinarie ma fino ad un certo punto. Nel mese di ottobre sono caduti sulle ns. teste 500 mm di pioggia, quasi il 70% delle pioggie di 1 anno e oltre 2100 mm da gennaio quasi 3 volte la pioggia annuale. Ecco perché i due eventi della scorsa settimana hanno trovato terreni assolutamente saturi che hanno riversato l’immane quantità di acqua nei torrenti e nei fiumi. (ricordo che 1 mm equivale a 1 litro di acqua per metro quadrato)

Il V-shape di sabato scorso è durato poco più di 1 ora ma se fosse rimasto ancora lì in maledetto equilibrio tra Tramontana e Scirocco ancora una o due ore sarebbe stato un disastro epocale.

Credetimi ci siamo andati molto, molto vicino anche se la gente non lo ha capito più di tanto. Anche in Valbormida la situazione è rientrata un attimo prima della catastrofe a Cairo e a Carcare.

Ma non va sempre così purtroppo. E la gente se ne frega. L’autunno sta diventando un periodo drammatico per le zone tirreniche e la Liguria in particolare; purtroppo la nostra regione è e sarà uno degli obiettivi principali dei fenomeni violenti legati alle particolari precipitazioni autunnale sempre più alimentate da un mare troppo caldo.

Cosa possiamo fare? Molto. Pulire rivi, torrenti, boschi (impossibile), avvisare bene e tutti in anticipo, farem uretti a secco e smettere di buttare cemento. Salveremo così sempre vite ma dobbiamo anche sapere che oltre un certo limite purtroppo non si può fare.

Cosa intendo? Se venissero 800 mm in 8 ore (non metto un dato a caso, è successo a Campomorone due anni da) in una situazione di saturazione sarebbe comunque una strage. Ve lo dico chiaro senza giri di parole.

In questi giorni di una situazione meteo assolutamente anomala (vi rispario gli aspetti tecnici) che ha prodotto serissimi pericoli in Italia e ora in Spagna – perché si tratta della stessa situazione meteo creatasi 10 gg fa – ho vissuto con terrore vero quanto accadeva e il pericolo che gli appassionati meteo hanno seguito consultando ogni ora i modelli proposti.

Modelli che non possono asoslutamente prevedere le zone esatte di eventuali disastri dettati da V-shape e che quindi lasciano spazio solo alla possibilità di monitorare quasi in tempo reale la situazione.

Faccio un esempio: che il V-shape che ha colpito Cogoleto e Varazze si fermasse in questi posti, lo si è capito solo 1 ora prima al massimo controllando i radar meteo in tempo reale. Ecco allora l’assoluta necessità di poter contattare tutti e subito.

Ora abbiamo ancora tutto novembre e l’alta pressione verso est rimane lì. Speriamo bene.

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