Un caso di Varazzenizzazione senza successo per ora
Le colonie milanesi sono il secondo grande tassello dei grandi volumi figli del boom edilizio che porto negli anni ’30 e negli anni ’50 a costruire immense colonie estive tra i territori di Celle e Varazze.
Gli edifici dal punto di vista funzionale insistono sicuramente più su Varazze e per quanto dipendano per gli iter autorizzativi dal Comune di Celle di fatto, paesaggisticamente e funzionalmente hanno poco a che spartire con Celle Ligure.
Una fortuna per Varazze? Difficile dirlo. Per esempio sulla conversione in atto presso le ex colonie bergamasche, indubbio che l’impatto visivo sia tutto lato Varazze e l’edificio per altro molto addossato alla strada di certo non passa inosservato. Questa imponente opera ha portato al ristabilimento del vecchio tracciato ferroviario come contropartita. Per le Colonie milanesi invece (per intenderci gli edifici immediatamente a destra giungendo dal casello di Celle Ligure o Varazze 2 se si preferisce e immettendosi sull’Aurelia) da un recente e informato articolo del Secolo XIX, sembra tutto bloccato. La proprietà è divenuta di fatto statale (Cassa Depositi e Prestiti) ma nessuno si fa concretamente avanti per rilevarle. Come sempre la partita è nella trattativa con gli enti pubblici: “quanti metri cubi mi dai e quanto residenziale?” perché poi parlando di 8000 euro per ogni singolo metro quadrato, la partita è tutta lì.
Per molti anni dunque rimarranno i ruderi fino a quando i conti di qualche imprenditore torneranno …
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