E’ stata un’estata importante. Per fortuna tra drammatiche carenze di personale e meteo pesante si è registrato per il “sistema turistico” della città davvero degli incassi importanti, in alcuni casi molto importanti.
Ovvio non tutti e non allo stesso modo ma è innegabile che se non è stata una stagione record, ci si è avvicinati molto.
Ora il “sistema turistico” cittadino progressivamente sbaraccherà, riducendo radicalmente personale, servizi e locali aperti.
Si sprecheranno appelli a portare il turismo a 365 giorni l’anno ma nella sostanza la cosa interessa a pochi.
Molti alberghi chiuderanno, alcuni temporary store valuteranno se riprendere la prossima primavera.
L’occupazione da praticamente il 101% (per chi voleva lavorare) si ridurrà drasticamente: alcuni torneranno a studiare, altri a cercare lavori tappabuchi in attesa di un’altra stagione.
L’economia della città nella sostanza non cambia. C’è l’aggiunta del boom dell’edilizia ma il business è riservato a pochissimi fortunati adepti.
Sosteniamo oramai da anni che la città ha bisogno di diversificare, fornendo servizi innovativi, pubblici e privati che consentano una qualità di vita per i residenti veri accettabile.
Non esistono poli culturali tranne la Biblioteca, non esistono politiche per incoraggiare la permanenza di giovani coppie, non esistono servi di supporto a giovani imprenditori aiutandoli nelle fasi iniziali.
Stiamo (o stanno a seconda dei casi) facendo il pieno di soldi (l’economia sommersa è stimabile in questa città almeno al 25%) . La cosa non scandalizza neppure un pò. Ciò che invece deprime è il totale disinteresse per quello che può essere il dopodomani. Probabilmente è la strada giusta.
Dove si fa lo spitz?
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