Varazze, la Ostia de Roma?
Varazze fu la seconda città turistica della provincia di Savona. Ora, esclusi gli affitti in nero ma compresi quelli turistici, capitalizza 1/2 presenze di Pietra Ligure che turisticamente vale dunque il doppio e 1/5 di Alassio.
L’affollamento è tuttavia feroce, in alcuni casi spinti dall’infernale e letale anticiclone africano, persino senza esclusione di colpi. Si parcheggia ovunque, duramente, guardando negli occhi chiunque voglia ostacolare il diritto al bagno. Comprensibile.
Prosperano in Varazze una serie di servizi che sono indicatori di un processo che ci sta trasformando in una sorta di Ostia del milanese: incremento di locali pizza-aperitivo-panetterie-gelaterie, un incremento dei servizi di giornata, un incremento esponenziale di bilocali per quasi tutte le tasche (finché c’è spazio).
Critica invece la situazione dei servizi per impostazioni strutturate (compresi l’estinzione finale degli hotel) a meno che non siano “sai che ti dico? Lavoro a distanza e per X mesi mi trasferisco nella casa di Varazze”.
Da città turistica a quartiere che fa turismo?
Non è una differenza da poco.
Ma noi alla fine che ci frega?
Mentre scrivo queste righe, ecco la condanna della domenica, mi affianca un’auto con un passeggero con lo sguardo un pò triste ma motivato…”scusi sa dove potrei parcheggiare?”….
p.s. ma perché a Varazze non fanno un silos di 50 piani?
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