QUANDO IL GIRO D’ITALIA TIRO DRITTO.

Milano-Sanremo 2013

La legge della sottile vendetta pare ci sia anche nel ciclismo.

Un po’come i bambini che si fanno i dispetti tra organizzatori del Giro d’Ítalia (che sono gli stessi della Milano-Sanremo) e la provincia di Savona. Gia’ perche’ in questi due anni di Covid i rapporti si sono deteriorati parecchio per via del rifiuto nel marzo 2020 di fare correre la classicissima di Primavera del ciclismo lungo l’Aurelia savonese. Non la presero bene in Gazzetta dello Sport e si segnarono nomi e cognomi tra cui anche il sindaco varazzino di allora.

Ecco allora che alla prima occasione e’ arrivata la vendetta che come noto e’ uno dei pochi piatti che va gustato freddo. Il savonese infatti e’ saltato a pie’ pari evitandolo come la peste. Arrivo a Genova e poi ripresa della corsa a tappe da Sanremo ignorando ogni centimetro della provincia savonese. Un segnale clamoroso e chiaro a tutti: “ci avete rifiutato persino di correre la Milano-Sanremo del 2020 costrigendoci a passare in Piemonte? E allora anche se non possiamo fare a meno di farla passare di li’ il regalino ve lo facciamo noi e vi saltiamo come degli appestati…”.

Insomma dispetti da bambini di tre anni. Ci possiamo allora consolare con le nostre piccole meschinita’ quotidiane che a quanto pare trovano spazi ben piu’ larghi tra grandi organizzatori di eventi mondiali dello sport e autorita’ e amministratori locali.

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