Eppur si muove. Da articoli dei giorni scorsi si è saputo che il Comune tramite la Polizia Locale sta eseguendo i primi controlli sull’affitto di case ad uso turistico in nero e se si è capito anche su le “false” prime case. Un buon segnale dunque quello lanciato dal nuovo assessore alla Finanza dott.ssa Manna.
Una notizia positiva dopo molto tempo di totale quiescenza, sperando che sia un duraturo segnale di inversione di rotta.
Un’economia turistica che va verso il ruolo residuale degli alberghi in senso tradizionale e registra il boom degli appartamenti ad uso turistico deve necessariamente tutelare la correttezza degli operatori che si sono registrati all’albo regionale.
Troppi ancora gli appartamenti affittati in nero con un doppio danno: fiscale a carico della comunità e per gli stessi affittuari privati di tutta una serie di diritti e garanzie contrattuali. Su queste politiche di controllo più rigoroso, molti Comuni della Riviera (Pietra, Loano) hanno già da tempo avviato politiche di controllo serrato. Ora si spera – se non sarà un fuoco di paglia – che anche la nostra città si allinei.
Ancora più rilevante fiscalmente il tema delle finte prime case: si stima che quasi 1000 unità immobiliari registrino residenti fittizi ovvero che dati alla mano non abitano a Varazze. Questo tipo di controlli è in realtà molto semplice da effettuare se vi è la volontà politica. Anzi il problema è proprio questo: cosa c’entrerebbe la “volontà politica” di fronte a un possibile comportamento fiscalmente fraudolento?
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