BOSCHETTO. UN PUGNO ALLO STOMACO E UNO ALL’ORGOGLIO

BOSCHETTO. UN PUGNO ALLO STOMACO E UNO ALL’ORGOGLIO. Il bellissimo angolo di verde e di silenzio in una città caotica e aggredita dal traffico è chiuso. E’ comprensibile che in questa fase pandemica nessuno abbia voluto prendere in gestione il parco e il bar. Non sappiamo – che pasticcio l’Albo Pretorio sul sito comunale! – se il bando è stato fatto ed è andato deserto oppure non sia stato neppure fatto. Per quell’area sono stati spesi tantissimi soldi pubblici e vederla chiusa fa male al cuore. Sarebbe utile che con un affidamento temporaneo a una delle tante associazioni di volontariato in città si potesse almeno tenerlo aperto e sorvegliarlo durante il giorno (anche perché notoriamente la rete di telecamere non funziona).

Il problema è anche che le nostre associazioni sono allo stremo. Pochi abitanti veri, pochissimi giovani, poco ricambio generazionale. La botte con il tempo si svuota e vino giovane non ne arriva. Ripeto siamo troppo impegnati nel boom immobiliare e troppo poco nella struttura sociale della città che si sta sfaldando rapidamente.

Qualche imbecille dirà e a me che m’importa? Ti importa eh se ti importa. Pensate che la CRI di Varazze ad esempio – come tutte le PA della Liguria – che lavora in modo fantastico non abbia problemi di militi? Pensate che le associazioni di assistenza ai bisognosi (religiose e non) abbiano un ricambio adeguato?