Si fa un gran parlare in questi giorni della questione demografica. Anche molti presidenti di Regione hanno improvvisamente scoperto che il calo demografico in Italia sarà nei prossimi decenni pesantissimo con sconquassi anche economici.
Un tema che su PdV abbiamo già trattato molte volte ma che – detto da noi, leggendo i dati dei tanti lettori che frequentano questo blog – non pare mai aver interessato più di tanto.
Eppure è la questione delle questioni. Una città esiste se esistono i suoi abitanti. Le proiezioni per Varazze indicano un Comune con circa 8000 abitanti tra 30 anni. Per intenderci, saremo poco più popolosi di Celle Ligure quale è oggi.
Questo naturalmente al netto eventuale dei nuovi residenti trasferiti in loco per acquisto di nuove abitazioni. Un aumento però solo figurativo come sappiamo bene che non aggiungerebbe nulla nella realtà.
Con gli abitanti si perde economia, ricchezza, cultura e tradizioni.
Molti di noi però sono dominato dalla questione degna di Amleto: “perchè mi devo preoccupare di come sarà Varazze se ho già abbastanza guai e problemi oggi?”
Già, perchè? il mio parere? Perché è un dovere per tutelare o aiutare le prossime generazioni. E perché pensare solo oltre il proprio palmo di naso purtroppo non porta lontanissimo. Non è di moda lavorare per “gli altri”, per il bene comune (non inteso come “far quadrare i conti del bilancio annuale”) e chi lo fa si sente spesso isolato.
Eppure, non ci sono altre strade. Piaccia o non piaccia. Che sia venuto il momento di occuparsene davvero?
Per invogliare le persone a stabilirsi a Varazze occorre una seria politica che abbia il coraggio di fare scelte di lungo termine.
Considerato che con il diffondersi, anche forzatamente, del “lavoro a casa” le distanze fisiche si sono ridotte enormemente, il posto dove le persone decideranno di trasferirsi con la propria famiglia sarà quello che offrirà loro un immagine di tranquillità ed efficienza.
I comuni che aumenteranno la loro popolazione residente (o quantomeno fermeranno il calo demografico) saranno quelli che investiranno le risorse a disposizione per far diventare la loro città a misura d’uomo.
Sarà un luogo dove è bello vivere e fare crescere i propri figli, avendo contemporaneamente l’accesso ai servizi indispensabili per la società di oggi.
Varazze ha la fortuna di avere un clima e un ambiente naturale eccezionale. Il resto deve essere fatto da un’amministrazione che ha lo sguardo rivolto al futuro, non al presente.
Pienamente d’accordo