Sono un pò meno di 4000 euro l’anno, per una legislatura 19.000 euro circa. E’ il costo che il Comune di Varazze sosterrà per istituire una nuova carica, quella di Presidente del Consiglio Comunale.Non è una carica obbligatoria. Questa carica è stata inserita appositamente nello statuto comunale e poi attivata definitivamente con il Consiglio Comunale di pochi giorni fa.
Nei Comuni come Varazze questa carica NON è prevista a meno che Statuto e Consiglio Comunale non dispongano diversamente come successo a Varazze.
Una carica non imposta dalla legge perché in un Consiglio Comunale piccolo e con poche sedute annuali, anche al legislatore non appare come un ruolo necessario.
E’ una carica nella sostanza superflua.
Praticamente il Presidente del Consiglio comunale ha lo stesso ruolo del Presidente della Camera dei Deputati: la Camera dei Deputati si riunisce quasi giornalmente e ha 630 membri, il Consiglio Comunale si riunisce circa 1 volta al mese con 20 consiglieri.
E’ un incarico retribuito, non strettamente necessario che contrasta contro gli appelli del Sindaco sulle stringenti necessità economiche, che urta con la realtà che vede tantissime famiglie in difficoltà (oltre 800 hanno chiesto contributi alimentari), stride rispetto alla situazione di seria difficoltà economica che tanti artigiani, commercianti vivono anche a Varazze in questo periodo.
Stride con l’addizionale IRPEF istituita quest’anno sul reddito dei varazzini per circa 1 milione di euro.
Quando occorre, i soldi pubblici vanno spesi e bene ma non per incarichi non indispensabili.
E’ un errore e una forzatura.
Se proprio si voleva istituire questa nuova carica, si dovevano evitare i costi a carico dei cittadini.
Un segnale inopportuno e sbagliato.
Il beneficiario di questa remunerazione è la signora Laura Manna, ex assessore nella passata legislatura, più volte oggetto di critiche in questo blog per le sue scelte, per esempio in tema di scelta della società che gestisce i parcheggi. O sbaglio?
Sto dicendo dei fatti, non delle opinioni, ma se la cosa la urta non mi pubblichi.