Tanto, tanto rischio. Non di allegamenti ma di un evento potenzialmente pesantissimo.
Il Teiro è il nostro pericolo numero 1 e lo rimarrà. Piccolo e stretto alla foce, ha un bacino che si può ingrossare in un’attimo (come è successo sabato alle 17) pur senza pioggia a Varazze.
Vediamo in sintesi cosa è successo.
La struttura di previsione da venerdì a domani compreso, era drammatica. Diciamolo apertamente.
Tipicamente alluvionale. E di quelle brutte.
Soprattutto dopo i 250 mm assurdi, caduti in una notte martedì che aveva saturato tutti i terreni senza danni .
Fattore 1. E’ successo che uno scirocco più forte del solito ha spinto le piogge a ridosso degli Appennini di ponente, evitando la creazione di fortissimi temporali sul Golfo e l’entrata degli stessi sul massiccio del Beigua o voltrese. Questo ieri.
Fattore 2. I temporali in risalita, violentissimi sono stati spinti rapidamente verso nord per gli stessi motivi. Violentissimi ma per fortuna brevissimi (quello di stamattina alle 4.30 ha svegliato tutta la città).
Per ora dunque, è andata di lusso, con tutti gli scongiuri e le attenzioni del caso perché la situazione pur migliore ha ancora delle criticità potenziali.
Una riflessione più generale: la città e non solo Varazze ha passato 72 ore da città fantasma, con un clima sinistro, molta paura e tensione tra chi era conscio degli accadimenti. Il clima è in grado di condizionare pesantemente la vita delle Comunità. Talvolta, sembra che in Liguria si paghi il beneficio di vivere in Riviera quando in altri posti per caldo o altri fenomeni è orribile starci. E lo si paghi tutto in un’unica rata. Perché la gente che non vive qui, queste 72 ore di PAURA non se le riesce neppure ad immaginare.
Credit immagini: Limet, blog Il meteorologo ignorante
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