Con l’incarico prestigiosissimo da uscente (presidenza Commissione affari esteri della Camera) l’on. Battelli sembrava in pole position per entrare nella compagine governativa. L’onorevole locale (anche se non lo si vede quasi più, se non nei periodi di vacanza) sta tentando di essere il primo varazzino membro di un Governo della Repubblica. Le possibilità, però, pare siano in decrescita. Perchè? I motivi sono sostanzialmente due: 1. si mormora che le indicazioni del capo politico (?) del M5S Di Maio, siano di non promuovere a posti di Governo i presidenti di Commissione per non lasciare troppi appetiti al PD 2. Di Maio è il Ministro degli Esteri (sic) ed è molto difficile che abbia un sottoministro dello stesso partito, poltrone che spetterebbero dunque al PD.
Anche gli equilibri interni a un Movimento oramai, come scrivemmo due anni fa, in realtà partito di potere a tutti gli effetti, non depongono a favore del cittadino varazzino.
Vedremo nelle prossime ore.
Un varazzino membro di un governo repubblicano sarebbe una “prima volta” che dovrebbe essere salutata con favore da chiunque sia di Varazze, se non altro perché aprirebbe una strada ai concittadini.
Invece ogni volta che parli di Sergio, come in questo caso, chissà perché emerge sempre acredine nei suoi confronti.
Meno male che pochi la pensano come te.
Ciao Giusy. Personalmente penso che il suo contributo locale avrebbe potuto essere utile. A mio parere, ma temo molto condiviso in città, il suo contributo alla causa locale e ligure in generale è stato praticamente nullo. Secondo me un’occasione persa. ps. Ovviamente non condivido neppure un pò cosa è e cosa fa il M5S. Come ampiamente previsto, sta seguendo il percorso classico dei movimenti di protesta che si istituzionalizzano (non è comunque un reato). Però bisogna, se ciò accade, che non si faccia finta di essere quello che si era prima. Detto questo, ti assicuro però che non c’è nessun livore. Assolutamente. Forse delusione per quello che poteva essere anche per la Comunità e così non è oggettivamente stato. Ma questo è altro discorso e rimane confinato nelle considerazioni “politiche”.