Il tema delle discarica delle Ramognina è stato per mesi se non per anni al centro della discussione in città.
In verità, con scarso interesse. E se questo c’è stato, va preso atto che dopo tutto – detto tra noi – tranne ai pochi interessati per le strade ecc. – della discarica interessa oggettivamente poco.
Forse il principio è banale ma efficace ovvero “occhio non vede, cuore non duole”, o forse ci si è convinti del relativo impatto ambientale del sito.
Anche il loco, si intende a Casanova e paraggi, l’impressione è che il tema discarica sia vissuto con una certa tranquillità.
Dato per scontato che il sito sia gestito rispettando le normative e magari in modo pure moderno e tecnologico, un’opzione importante sarebbe quella di ampliare la discarica della Ramognina. Tutto ciò continuando a importare spazzatura soprattutto da Genova e comunque da altre città, per acquisire un flusso costante di denaro cash. Flusso di risorse da spendere per Varazze sotto forma di servizi, beni, migliorie, ecc.
Non sto dicendo che la penso così sia chiaro.
Però, oggi come oggi, è un’opzione che potrebbe – forse dovrebbe – essere presa in considerazione.
Rendere Varazze come una piccola Vado Ligure, con una discarica che è la prima azienda del territorio per l’importante fatturato che comporta, potrebbe essere un progetto che ha un senso.
Perché tassare i cittadini quando le alternative ci sono. Perché fare pagare i parcheggi ai residenti? Perché non istituire un servizio sanitario più organizzato?
Le entrate potrebbero arrivare al Comune da un accordo con la Regione Liguria, sfruttando le ampie capacità volumetriche che ancora il sito ha di accogliere rifiuti urbani.
La discarica doveva chiudere nel 2017 e la chiusura è stata rimandata al 2020.
E se la Regione Liguria chiedesse per esigenze specifiche di ampliare tempi e capacità?
Discussione aperta?
Gentile dott Ghibaudo
È parecchio tempo che la seguo sul suo blog specialmente quando si occupa della discarica Ramognina,un tema a me assai caro.
Voglio evidenziare le mie considerazioni sul suo post.
Parto dalla sua prima conclusione: lei non è sicuro che la maggioranza dei cittadini voglia la chiusura della discarica a fronte dei lauti benefici Poi ha modificato la fine del post con un’altra domanda “e se fosse la Regione (cioe Toti) a chiederlo?”
Le sue conclusioni tuttavia conseguono a due Sue affermazioni che nel discorso vengono poste come certezze:
1 Lei da per scontato che la discarica sia gestita correttamente
2 Secondo Lei la questione della discarica interessa pochi a Varazze
Sul primo punto ricordo il recente servizio del tg3 sulla plastica del Rio arenon e le numerose segnalazioni sulla non corretta gestione della discarica da parte di persone che portano i guadagni in paradisi fiscali (mi scusi se prendo a prestito una sua passata citazione)
Sul secondo punto le chiedo: perché tutti i candidati sindaci si sono sentiti in obbligo di dichiarare pubblicamente che la discarica sarà chiusa nel 2020? Non sara mica perché è un tema che interessa la maggioranza dei cittadini?
La mia conclusione è che questo post più che a sangue freddo sia invece stato ponderato a caldo, ma è solo la mia modesta opinione.
Gentile Signor Armando, grazie per le Sue puntuali considerazioni. Rispondo all’ultima delle questione da Lei poste. Sono abbastanza certo, che al di là di qualche reazione emotiva per altro abbastanza contingente, ad una parte preponderante dei residenti, della discarica interessi davvero poco. Purché non sia una fonte radioattiva e non cadano valanghe di spazzatura a valle, alla fine, tutto sommato, la cosa tange fino ad un certo punto. Se poi entriamo nel campo della “pecunia” sotto forma di Tari e di soldi contanti da inserire nel bilancio comunale per non applicare l’addizionale Irpef, allora, addirittura, potremmo avere dei moderati sostenitori della continuazione. Basterà non chiamarlo “ampliamento” ma “adeguamento” e forse, dico forse, ci potrebbe essere un rinnovato favore. Grazie per aver scritto.
Non capisco il senso del suo post. Tutti i candidati sindaci (compreso quello che ha vinto le elezioni) hanno detto che la discarica chiuderà l’anno prossimo. Hanno aggiunto che in caso contrario si dimetteranno. Se non se lo ricorda si vada a rivedere la serata organizzata da IVG.
Non so se la sua è una provocazione o un messaggio a qualcuno, ma la cosa sinceramente non mi interessa.
Ciò che mi preme è che nel 2020 la Ramognina deve essere chiusa, senza se e senza ma, e per un unico motivo: la salute dei miei e dei suoi concittadini.
Se lei non è d’accordo faccia come crede Ghibaudo. Visti i suoi post passati, però entrerà di diritto nella categoria degli ipocriti.
Cordiali saluti.
Egregio Max nell’articolo (se lo ha letto con calma) dico chiaramente che non è la mia idea. Però, semplicemente ipotizzo (o constato) che il tema discarica interessa a pochissime persone. A questo punto se NON è un problema e come si sostiene da più parti la discarica è condotta esemplarmente, chiunque ipotizzasse di ampliarla anzi che chiuderla non sarebbe certo da rinchiudere in manicomio. Tutt’altro. Così è più chiaro?
Sei stato chiarissimo.
Hai capito l’aria che tira e di conseguenza ti stai adeguando.
La mia utopia sarebbe:
1)regolamentare e ridurre la discarica al solo beneficio di Varazze.
2)Bonificare dove necessario, e trasformare l’area in centrale eolica.
3)Bonificare e trasformare una seconda parte in centrale fotovoltaico/solare
Probabilmente, Varazze salirebbe all’onore delle cronache internazionali, Gli utili per chi gestisce la discarica potrebbero esserci così come per i suoi figli e nipoti che beneficerebbero negli anni a venire non solo dell’odore dei dollari ma anche di un ambiente più puro ed un sistema sostenibile e per il sindaco naturalmente.
Tutto ciò porterebbe un grande giovamento alla salute ed al portafogli di tutti noi oltre che all’occupazione.
Ormai bisogna che pensiamo ad investire sul futuro, capendo che porta utili e posti di lavoro. NOn è più il tempo del tutto e subito, come oggi succede nella fattispecie a Varazze , con questa politica rimarremo sempre con un pugno di mosche in mano.
mica tanto a “sangue freddo”
provocazione “pura” – mi domando quanti avranno capito veramente
e interessi loro la discarica o molto più semplicemente interessa
che vengano svuotati i cassonetti e il costo spazzatura costi loro poco ?
Non è la mia opinione come ho anche scritto, ma laicamente è un’opzione da prendere seriamente in considerazione stante l’opinione diffusa sulla questione. In democrazia comanda la maggioranza. Siamo sicuri che la maggioranza dei cittadini voglia la chiusura della discarica a fronte dei lauti benefici che potrebbe assicurare? Io no.