Una società che si incattivisce. Come previsto.

Inevitabile. Le società del XX secolo quando vanno in crisi per motivi sociali e/o economici reagiscono in modo rabbioso.
Era prevedibile che ciò accadesse anche in Italia, paese che ha perso regole morali, certezze di giustizia sociale, attività economiche.
Le tensioni covano sotto la brace e poi inevitabilmente divampano in rabbia, lotta e talvolta violenza nei casi estremi.
La totale sottostima del fenomeno immigratorio, una giustizia che richiede 10-15 anni per una sentenza definitiva, una burocrazia da sempre fuori controllo e la certezza che raccomandazioni e favoritismi siano uno dei piloni inesauribili dell’Italia, una sanità in grave crisi hanno portato la vita civile vicina all’insostenibilità di fatto.
Fattori che fanno dell’Italia il Paese più in crisi d’Europa da 10 anni a questa parte, dati alla mano.
Irresponsabilità, scarso senso etico, faciloneria, menefreghismo presentano sempre il conto. Il conto si chiama anche rabbia.
La rabbia (giustificata o no) scoppia come nel caso del crollo del ponte Morandi a Genova. La gente comune pretende giustizia sapendo che non la vedrà per decenni. Si inferocisce per i rom sciacalli arrestati. Scopre che Atlantia fa due miliardi di utili all’anno con aumenti programmati dei pedaggi e spende 600 milioni per la manutenzione che a sua volta è fatta anche da società collegate in quanto la legge non lo vieta. Convenzione di concessione pubblica in parte secretata come Ustica.
Cose tutte note da tempo per chi vuole sapere.
Eppure la rabbia scoppia lo stesso.
Non la sottovaluterei. La rabbia sociale esplode e poi come un geyser non è facile tornare indietro.
A tutti i livelli. Anche a livello urbano.
Bisogna fare sempre attenzione. Un pensatore come Todorov, che reputo un genio, ci ha spiegato la fatica di essere e comportarsi come moderati di fronte ad arroganza, onnipotenze varie e scarsa trasparenza.
Ci ha insegnato però anche come opporsi a questi mali piccoli o grandi che siano.
Ci ha insegnato che il potere rischia spesso di diventare autoreferenziale e perdere il senso dell’umiltà, delle persone.
Dobbiamo fare molta attenzione, tutti.
Ho l’impressione che si scherzi con il fuoco.
Todorov ci ha avvertiti. Trenta anni fa.
#pontemorandi #parliamodivarazze

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