Non l’avevamo detto.
La tragedia di Genova è epocale purtroppo.
Di certo è la sentenza definitiva di un Paese che così non può andare avanti per davvero.
Persino questo blog – lo potete vedere anche solo cercando nel motore di ricerca – aveva in passato trattato
l’argomento della sicurezza delle autostrade liguri.
Abbiamo sollevato, ad esempio, la questione di un’autostrada che pur di fare passare più auto possibili a pagamento, aveva “semplicemente” ABOLITO la CORSIA DI EMERGENZA.
Avevamo sollevato la questione dei limiti di velocità, posti al ribasso senza una logica, se non quella di assumersi meno responsabilità possibili a fronte di carenze infrastrutturali drammatiche.
Il tutto contra la madre dei finanziamenti, la società che macinava 2 miliardi di utili all’anno facili facili e con un contratto di concessione con lo Stato SECRETATO in buona parte, quanto non lo sono neppure i documenti su Ustica.
Io sono un modesto dottore di ricerca in diritto pubblico dell’economia: i temi delle concessioni rientrano nel mio campo di studi. Mi sono chiesto spesso come fosse possibile. La risposta è una sola. Non è possibile.
Invece lo hanno fatto.
Ora chiedetevi perché.
Vorrei che il comune di Varazze sul cui territorio passa un viadotto altissimo, parlo ovviamente di quello sul Teiro, si attivasse immediatamente con le autostrade per chiedere ufficialmente quale e’ lo stato dell’opera. Dopo quello che è successo non riesco più a fidarmi del concessionario. Da loro voglio risposte chiare e scritte. Voglio sapere se c’è pericolo o no.
Sindaco se ci sei batti un colpo.
Desecreteremo, ed è solo l’inizio…