Passato il presidente Toti, a Varazze rimangono i problemi al netto dei bollini di plastica colorati per terra.
Rimane lo sconcerto per quella specie di grattacielo che stanno costruendo in Piazza Dante. Toglie visuale e chiude gli spazi invece di aprirli.
Sono passato per puro caso sabato, in mezzo al seguito salutando alcuni vecchi amici dei media. Sensazione un pò così. Toti da buon comunicatore ha parlato di Varazze come Honolulu d’Italia…Bene simpatica definizione. Credo però che abbia anche “annusato” come per la città ci sia molta assuefazione verso un’esperienza amministrativa che viene vista dai cittadini come distante, poco disponibile.
Il tentativo di scaricare la responsabilità sulle categorie imprenditoriali pare onestamente ardita e fuori tempo massimo. Si è impostato tutto su un gruppo ristretto e sostanzialmente autoreferenziale, e a questo punto bisognerà anche assumersi le responsabilità che sono evidenti. Non si può sempre giocare allo scaricabarile. Non funziona più così.
Oneri e onori. E siccome il Sindaco ha creato un’entità monocratica e accentratrice, sostanzialmente autoreferenziale, ora si prenda anche gli oneri che sono evidenti, in una città privata di una qualsiasi visione strategica. Con tanto di numeri a confermarlo.
Leave a Reply