La gestione degli immigrati economici costa all’Italia ogni anni circa 5,5 miliardi di euro. L’Italia ne riceve circa 133 milioni all’anno dalla UE ovvero il 2,6%. Ai cittadini di Varazze (ed elettori) quanto è costata e quanto costa ancora, l’emergenza immigrazione?
Nessuno “tra i comuni mortali” lo sa con esattezza. Mai reso pubblico un rendiconto preciso sul tema come doveroso. C’è poca trasparenza o se si preferisce informazione doverosa. Le voci di costo sono frantumate nel bilancio e spesso si perdono di vista. Il motivo? Forse perché è una realtà (anzi numeri) scomoda per le tasche dei varazzini? E’ presumibile che nel 2016 e nel 2017 si sia speso dai 350.000 ai 400.000 euro tra oneri diretti e non. Ovviamente proviamo ad ipotizzare perché su questo argomento è calata una cortina di ferro. Quanti di questi costi sono davvero rientrati? Quanto pesa effettivamente dalle tasche dei contribuenti varazzini?
Sul tema immigrazione ognuno è giusto che la pensi come vuole. Non è questa la discussione di merito. Tuttavia l’informazione chiara e dettagliata è semplicemente doverosa. Posso assicurare che neppure molti addetti ai lavori, persino in Viale Nazioni Unite, conoscono le cifre nel dettaglio. L’obiettivo di questa “cortina fumogena”? Si possono fare delle ipotesi e non sono purtroppo apprezzabili.
Varazze, è stato il Comune che in percentuale sulla popolazione ha ospitato più immigrati della provincia insieme a Cairo Montenotte . L’amministrazione comunale di Varazze, a differenza di molti altri Comuni, non pare abbia posto serie “perplessità” al fatto di dover ospitare immigrati. E di fronte all’emergenza, la città con alcune strutture è diventata subito uno dei luoghi privilegiati di residenza. Questo, ben oltre i limiti che Ministero degli Interni e Associazione dei comuni Italiani – ANCI avevano formalmente pattuito (3 immigrati per mille residenti quale limite massimo da rispettare).
Lo stesso Albergo Aurora, ad esempio, ha ospitato in passato, per mesi, decine di immigrati (dove sono finiti nessuno lo sa ma questo è altro discorso e tema). Come lo stesso sindaco ammise, si è arrivati a circa l’8 per mille; se però si contano con più precisione è probabile che si arrivi agevolmente a 3, 4 volte il limite fissato a livello nazionale.
Ora, se l’Amministrazione Bozzano ha deciso di essere la città più “solidale” della Liguria (o comunque nelle prime 3) è una scelta politica. Gli elettori valuteranno e decideranno se è stata una scelta davvero utile per gli ospitati e per chi ha pagato un conto economico non suo. Ciò che però non va bene, è che gli elettori hanno il diritto di sapere quanto è costata ieri e quanto costa oggi l’emergenza immigrazione alle casse comunali.
Anche perché poi, si fa fatica a capire perché ci si appresta il giorno dopo le elezioni, a propinare ai varazzini una bella addizionale IRPEF.
Su questo c’è da fare poca retorica una volta tanto. C’è da dare i numeri. Quelli buoni.
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