Turismo, Passeggiata Europa il tesoro turistico abbandonato

passeggiata Europa Varazze

Tutti i programmi elettorali da 20 anni sprecano pagine e pagine per raccontare che la Passeggiata Europa è il fulcro del turismo varazzino: la perla nello scrigno da mostrare orgogliosamente e da sola in grado di dare lo sprint al critico movimento turistico della città.

Belle parole. Ora però diventiamo analitici. ci domandiamo:

1. quali scelte sono state fatte per dare nuovi servizi alla passeggiata? (a parte un bar privato)

2. quali progetti sono stati proposti per ottenere finanziamenti comunitari?

3. qual è la strategia turistica concreta per la passeggiata Europa e come si pensa di farla diventare fulcro della proposta turistica di Varazze?

Vediamo i fatti: ad oggi in quattro anni,  non si è stati in grado  di mettere una sbarra elettronica con telecomando (fantascienza…?) per evitare il transito a chiunque, in qualunque ora. Quest’estate, l’inizio della passeggiata era un libero accesso giorno e notte senza alcun controllo, per venditori ambulanti con il camioncino, parcheggiatori della domenica, area di manovra per le auto.

Nessun controllo con videocamere della zona per altro delicata per l’ordine pubblico per numerose e note questioni.

Giustamente gli albergatori che non possono essere concentrati solo sul pienone delle pizzerie e dei bagni marini, si chiedono se esiste una politica turistica o se si preferisce vivere alla giornata, cogliendo le occasioni che un infrastrutture di quel genero offrirebbe. Chi opera modernamente nel turismo, si chiede per quale misterioso motivo, non si riesca ad integrare la Passeggiata Europa con l’offerta turistica della città, a meno che un affitto di noleggio bici (con tutto il rispetto)  possa essere il massimo conseguibile.

Una risposta in realtà c’è: con una mentalità secondo me vetusta, si pensa prima a fare i progetti immobiliari e poi i servizi; nello specifico prima si cerca di concludere la questione “Nautilus” e poi si pensa al “resto”. Il risultato nella migliore delle ipotesi è che ci vogliano 5-8 anni per sbloccare qualcosa, mentre il tempo inesorabilmente scorre e il turismo va verso altri lidi. Parcheggi inspiegabilmente gratuiti (si pagano dappertutto in città, anche e sopratutto in zone dove residenti e commercianti abbondano,  ma non nel parcheggio turistico per eccellenza che ha un bisogno drammatico di essere regolamentato (parliamo dei parcheggi che vanno dalla Mola alla sbarra di entrata al “parco”).

Per non parlare della comunicazione gestita con gli errori che classicamente i non addetti ai lavori fanno: si fa “push” quando si ha qualcosa che interessa e si sta in letargo quando non è il periodo di punta. Esattamente il contrario di quello che una strategia programmata richiederebbe.

Il risultato finale è una Passeggiata europa ridotta ad “appendice” dell’offerta turistica invece di esserne una gemma.  Al classico “…ah si c’è anche la passeggiata Europa…andate a fare un giretto…” bisognerebbe opporre piani organizzati di gite ambientali, sportive tutto l’anno abbonandovi tante possibili iniziative e una buona campagna di promozione/comunicazione. E poi perché no un “bando di idee” aperto ad associazioni di livello nazionale?

p.s. Oggi è comparso l’ennesimo annuncio di lavori pre-elettorali con 350.000 euro investiti per il rifacimento di un pezzo della Passeggiata.Sono fatti con soldi nostri. Sono fatti a 10 mesi dalle elezioni dopo 4 anni di abbandono. Bene. Buona notizia. Quella non buona è che si debbano ogni volta attendere le elezioni. E i 4 anni prima?

 

 

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