Vi ricordate un paio di anni fa quando la giornata FAI consentì l’apertura di Villa Cilea? Sembrava che fosse l’inizio per restituire questa fantastica villa alla cittadinanza, trasformandolo in un fantastico polo culturale proprio come Francesco Cilea avrebbe voluto. Promesse, ammiccamenti con i proprietari ovvero la “mitica” e potentissima SIAE la società degli editori e autori e poi….nulla….
Addirittura si parlò di Villa Cilea come un polo nazionale della SIAE per la musica. Nulla. Il silenzio plumbeo. Eppure dovrebbe essere una priorità per questa città che cerca (a parole?) occasioni per una riqualificazione assolutamente necessaria. Due anni di silenzio assordante e il nulla. Villa Cilea rimane lì chiusa, sbarrata. Sempre più buia. Eppure l’esperienza insegna che se si vuole davvero un risultato e lo si persegue seriamente, i risultati arrivano.
Villa Cilea per certi versi è uno degli emblemi di questa città.
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