In questi giorni buona parte del palmeto pubblico è stato segato, triturato e incenerito. La passeggiata di ponente è una distesa davvero triste. Nei prossimi giorni pare saranno piantati altri tipi di palme, che si pensa siano più resistenti al flagello dell’insetto che le infetta, il punteruolo rosso. Le palme estirpate, erano quasi tutte Palme delle Canarie e fornivano alla città un tocco paesaggistico inimitabile.
Non si capisce però, come mai a Celle Ligure, la prima palma infettata risalga solo a pochi mesi fa: è stata prontamente individuata e curata con i trattamenti fito sanitari. A Cogoleto non ci sono notizie di palme infette per ora. Non sappiamo se questi Comuni hanno dato il via (come raccomandato dal 2008) a trattamenti preventivi. Certamente la gravità della situazione a Varazze rispetto ai Comuni più vicini salta all’occhio. E’ certamente solo sfortuna.
Sarebbe però molto sensato chiedersi se, e da quando a Varazze si sono attuate le profilassi consigliate, se sono state valutati i costi di cura delle palme rispetto alla loro distruzione e nuova piantumazione, se è stato presa in considerazione la realizzazione con altri comuni, di consorzi e collaborazioni che riducessero le spese di cura e trattamento.
Di certo, a Varazze la situazione è grave, talmente grave che non è rimasta altra soluzione che segare decine di palme, simboli della Riviera. Perchè non basta avere (e pagare) dei bravi agronomi nelle emergenze. Al momento la gravità non appare tale nei Comuni vicini. Perché sono stati solo fortunati o perché hanno attuato cure e controlli tempestivi?
C’ e’ qualcuno in Comune che porta sfiga 🤣🤣🤣
Da varazzino residente all’estero, ogni volta che rientro, mi viene un magone quasi le lacrime agli occhi. E non solo per le palme purtroppo.