La vicenda del gioco d’azzardo legalizzato è nota a tutti. In particolare a Varazze da tempo abbiamo segnalato la massiccia presenza di sale gioco in pieno centro cittadino. I dati liguri sono inquietanti con persone letteralmente sul lastrico perchè diventati malati di gioco.
Le ASL e l’ASL 2 in particolare ha più volte diffuso allarmi sociali su quello che sta avvenendo. Qualcuno di voi potrebbe pensare: non mi interessa, peggio per loro. E invece no. Ci vanno però di mezzo le famiglie, con interi patrimoni inghiottiti da un sistema di gioco d’azzardo che inghiotte legalmente (pagando poche tasse, certo meno di quelle che paga un operaio) anche il futuro dei figli e dei famigliari delle persone coinvolte. E paradosso, poi ci vogliono tanti soldi anche pubblici per aiutare.
La Regione Liguria ha approvato una legge che limita la posizione e gli orari di questa attività che onestamente a definire “legale” da un punto di vista etico e sociale si fa davvero fatica. Anche il Cardinale Bagnasco su questo si è speso moltissime volte. A Varazze, le limitazioni passate a livello ragionale sono sempre state derogate, perché le licenze erano state concesse prima dell’entrata in vigore di questa legge regionale.
Con il 1 gennaio 2018 questo non è più possibile e la moratoria scade. Il Comune ha dovuto redigere (bisogna sempre aspettare l’ultimo momento?) un apposito regolamento che sarà depositato presso la segreteria o leggibile online sull’albo pretorio.
QUALUNQUE CITTADINO ha tempo fino al 9 dicembre (anche se erroneamente è stato scritto dal segretario comunale 9 novembre) per presentare osservazioni anche per via informatica o per iscritto.
Leave a Reply