Da tempo del PUC (il vecchio Piano regolatore) se ne sono perse le tracce. Ogni tanto riaffiora in qualche riunione per addetti ai lavori ma poi torna nel limbo dopo tre anni di gestazione. Nessuno (se non gli addetti ai lavori) sa nulla. Le Consulte si sono addormentate e salvo alcune lodevoli eccezioni, sono finite un pò nel limbo di una sonnolenta burocrazia.
Sulla discarica, è recente il potenziamento delle quantità concesse per lo scarico aggiuntivo da Genova (più della metà oramai di tutto quello che viene scaricato) e di chiusura per ora non si parla. Sul turismo, ogni dibattito serio sulle scelte strategiche è rimandato sine die ,puntando sull’affollamento a prescindere. Sulla T1 seguono annunci tanto periodici a mezzo stampa quanto faraonici di imprenditore e sindaco ma nulla si muove, neppure i fili d’erbacce nel frattempo cresciuti. Parcheggio di interscambio del Salice? Annunciato e dato per fatto per l’estate (questa passata) ma qualcuno lo cerca a “Chi l’ha Visto”. Telecamere e sicurezza sono annunciare ogni volta che si crea un danneggiamento ma neppure una in più con un vero piano programmato, è stata messa negli ultimi due anni. Sui lavori pubblici a parte le gran mano di pittura bianca onestamente si fa difficoltà ad indicare un progetto strutturale (se vi vengono in mente…). Della passeggiata di levante e di ponente nulla si sa più. Neppure nulla si sa più di una gestione non improvvisata sugli emigrati a Varazze, con strutture sorte come in nessun altro Comune (8 per mille residenti – potrebbero essere di più ma nessuno sa niente di preciso- contro il 3 per mille fissato dal Ministero e ANCI). Una passeggiata Europa, potenziale gioiello del turismo varazzino, che in tre anni non ha visto alcun intervento di rivalutazione se non un bar privato.
Una bomba innescata a 10 metri dal confine come la discarica del Molinetto di Cogoleto, discarica di rifiuti con cromo esavalente, di cui nulla si sa più, ma che recentemente è stata dichiarata come utile ad essere utilizzata, con Varazze come territorio sul quale fare transitare i rifiuti della Stoppani. Un regolamento approvato per istituire la tassazione dell’IRPEF, con un Comune che macina 3,6 milioni di avanzo nel 2016. Fondi Europei? Tema di fatto sconosciuto a Varazze. E sulla sanità? Sull’urgenza assoluta di avere una casa della Salute? Ok, ci fermiamo qui. Si potrebbe continuare per un bel pò purtroppo.
I Varazzini sono adulti e vaccinati. Se la tentazione – come è – rimane quella di distribuire un pò di annunci, due incontri magari per il piano regolatore (dopo tre anni e mezzo di silenzio) e qualche opera prima delle elezioni amministrative, pare evidente che questa strategia è vecchia, data come la politica che si sta facendo. Una politica oldstyle che alcuni politici facevano negli anni ‘7o e ’80 che non porta da nessuna parte se diventa metodo di lavoro. Il sospetto che Bozzano voglia riproporla è più che forte. Però, per fortuna, i tempi sono cambiati e molti cittadini sono immunizzati dalle promesse fatte in scadenza di mandato.
I voti non arrivano più così. O per lo meno quelli per vincere delle elezioni comunali.
Sicuro che i voti non arrivino più così?
Man a mano che andiamo avanti lo sconforto prende sempre più peso.
Convenzioni che non sono convenzioni ma che finiscono per alimentare bacini di voti che quelli sono e rimangono.
“Quella certa struttura è da anni che la si supporta” ti rispondono, quindi possibile pensare di non sostenerla più?
Capi bastone che manco nei peggiori reportage di Saviano si vedono insomma.
Ed il merito?
La gente mugugna ma poi siam sempre lì, dopo 3 settimane di scuola alcune classi non hanno ancora visto recapitarsi i libri, colpa dell’ editore si vocifera ma tant’ è ognuno rimane al suo posto e la memoria a breve verrà presto sovrascritta.
Al prossimo giro ci sarà il delfino, giovane ed aitante, che prenderà il testimone e proseguirà la staffetta, scommettiamo?
Onestamente spero di perdere…
Scusa lo sfogo forse un pochino fuori tema ma oggi mi è partito l’ embolo.
Mai arrendersi.