E’ sabato mattina. Lo si capisce dai clacson stile Bombay condite dalle bestemmie e dai litigi per i parcheggi. Urla e insulti concitati sono standard.
Molti varazzini non se ne rendono conto perché non vivono più in città. Noi che siamo rimasti gli “ultimi dei moicani”, conviviamo tra parcheggi selvaggi, orinatoi, spazzatura abbandonata e schiene pelose circondate dall’immancabile canotta.
Ma la sveglia del sabato mattina è inconfondibile: il nervosismo si respira già alle 7,30 quando un ronzio anomalo entra dentro casa; si intuisce se mai te lo fossi scordato, che è un giorno particolare: no, non quello di Genoa-Juventus ma è il sabato, ovvero il giorno in cui Varazze si trasforma in un ammasso informe di automobili in coda, banchetti e mercatali, ragazzine con il canotto sulla testa, stressati da città che continuano l’allenamento a Varazze, e venditori ambulanti abusivi. Ci vorrebbe il Mago Oronzo. Una sorta di Punta Prosciutto a luglio (per chi ha avuto il fisico per andarci).
Beh, lasciatemi dire che Varazze merita qualcosa di meglio.
d’accordissimo, con in aggiunta ad ogni angolo persone che chiedono elemosina.
anche in questo caso – come nel parcheggio al salice – mi chiedo dove siano finiti i proclami del sindaco sceriffo rimbalzati qualche settimana fa sui giornali locali (ordinanze restrittive, legalità ecc ecc).
che amarezza ……