Eco? Tra 18 mesi se tutto va bene. E’ la risposta che l’ASL 2 ha dato a una signora di 87 enne, in quanto l’eco non è stata valutata come urgente.
Probabilmente non è urgente. Ma 18 mesi per un’eco sono un periodo di tempo che non è accettabile a prescindere. Ovvio che la signora si rivolgerà con ogni probabilità ad uno dei centri privati che in 48 ore gliela faranno con un aggravio di spesa ragionevole. Alcuni centri privatiaddirittura fanno pagare quanto il ticket. Bene. La questione è però a questo punto esplicitare un dato di fatto, in un Paese dove l’ipocrisia sta di casa.
Si dica apertamente alla gente che gli esami ordinari se li possono fare dai privati convenzionati perchè ciò è funzionale alle casse pubbliche ed è funzionale ad una sanità pubblica in ginocchio per burocrazia, sprechi e eccessivo peso dell’apparato amministrativo. Lo si dica, invece di fare finta che tutto va bene “madama la marchesa”, come non perde occasione di ribardilo, il direttore dell’ASL2 persino in corso di campagne elettorali.
Non abbiamo bisogno di inutili raccolte di firme per scopi politici come si è fatto a Varazze qualche mese fa. Abbiamo bisogno di servizi sanitari anche privati, abbiamo bisogno di una casa salute come in tutti i Comuni degni di questo nome in provincia e che a Varazze non ci sono nonostante l’appello che ha lanciato 12 mesi fa l’associazione Azione Popolare.
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