Come noto nuove abitazioni o mutamenti di destinazione d’uso, richiedono per ogni unità abitativa nuova, che siano creati posti auto. Questa normativa nazionale ha un senso preciso: per ogni nuova casa vi deve essere un posto per le auto di chi vi abita, con lo scopo di non ripetere più l’esperienza drammatica degli anni ’60 e ’70 con strade, palazzi….e nessun posto auto (un esempio a Varazze? Via Giovine Italia).
Il problema nasce quando il Comune reputa che non vi sia la possibilità tecnica di realizzare i posti auto di pertinenza.
In questo caso la legge permette di monetizzare, ovvero invece di costruire i posti auto e togliere le auto dalle strade, è possibile versare del denaro al Comune che lo mette banalmente in cassa.
La questione si fa seria quando sempre più spesso viene constata l’impossibilità tecnica, a fronte di nuove case, di creare posti auto corrispondenti. Varazze come noto, si sta riempendo di mono e bilocali (anche la T1 non è che un prossimo agglomerato di bilocali o poco più) che nascono da ristrutturazioni e il Comune sta incassando denaro contante.
Perchè? Perchè i soldi incassati fanno comodo per il bilancio, soprattutto a breve termine, per coprire le necessità più varie. Qualcuno potrebbe pensare che senso ha utilizzare questi soldi incassati, per rifare giardini che dopo sei mesi sono come prima, o per pagare un ufficio personale che costa due volte quello che dovrebbe costare, se si desse il servizio all’esterno.
L’esito finale è piuttosto scontato: una città sempre più assediata da auto dei proprietari dei bilocali e dallo smog, che non hanno posti auto dedicati e che ironia della sorte, reclamano più parcheggi pubblici. Un crescente intasamento, una qualità urbana descrescente, un tasso di inquinamento che aumenta. Il tutto, direbbero alcuni, per fare cassa a breve termine.
E’ la scelta giusta? Su questo ci sono molti e fondati dubbi.
In verità la legge Tognoli relativa gli obblighi che richiedono nuovi posti d’auto per ogni unità immobiliare che prima non esisteva, prevede, in alternativa, che i soldi che il Comune percepisce dai costruttori siano destinati alla realizzazione di nuovi parcheggi per la comunità. Se l’Amministrazione invece li destina per altri usi, ad esempio come dice lei, per sistemare i bilanci, ne fa un uso improprio, con delle possibili conseguenze per chi ha preso tali decisioni.
Questa è la teoria. Dubito che corrisponda in toto con la pratica.
Si può sempre verificare nel dettaglio…Grazie per il contributo.
La scelta giusta, a mio parere, dovrebbe essere quella di versare i soldi delle monetizzazioni in un fondo vincolato, da cui il Comune possa attingere per realizzare parcheggi pubblici in luoghi scelti e strategicamente corretti. Cosa che, almeno per quanto riguarda il passato, non è quasi mai accaduta…
Assolutamente corretto.