“Essere Varazze” era nata libera dai condizionamenti politici. Non per moda ma per poter attuare un progetto della città che fosse incentrato su alcune parole chiare: trasparenza, innovazione, efficienza amministrativa e soprattutto strategia.
L’iniziativa riformista (a meno che non la si scambi con i soliti progetti di edilizia) si sono via via persi, perdendo di vista gli obiettivi primari. La stessa maggioranza di mese in mese ha perso costantemente importanza: convocata sempre più raramente, per ratificare nelle sostanza due tipi di decisione: le prime quelle “obbligate” amministrativamente (quasi sempre per motivi di “bilancio”) assunte dalla Giunta e quelle legate a Consigli Comunali convocati a distanza di 24,48 ore.
Ci sono stati dei tentativi, alcuni positivi, di parziale riforma della macchina comunale, parziali e a macchia di leopardo proprio perchè non rientranti all’interno di strategie generali e primarie ma legate nella sostanza alla buona volontà di qualche singolo assessore.
Discussione politica? Zero. Non è un “reato” figuriamoci ma certamente è un’impostazione “Giuntacentrica” che è l’antitesi di uno schieramento per discutere di tutto, liberi da schemi e veti precostituiti che per tanto tempo hanno bloccato la città. Se qualcuno ha dei dubbi sul fatto che non sia andata così faccio un breve elenco a memoria, a scanso di equivoci:
Maggioranze convocate sull’impostazione del PUC? Una, all’inizio della legislatura.
Maggioranze sull’impostazione del bilancio preventivo? Una .
Maggioranza sulle decisioni di destinazione degli avanzi di bilancio (che escono sempre all’ultimo dopo aver detto che c’è un bilancio drammatico)? Zero nonostante gli impegni formali.
Maggioranza su fondi europei e come reperirli: Zero.
Ragionamento simile per il Gruppo Consigliare di maggioranza, al quale non appartengo, ma che mi piacerebbe capire su cosa discute e quando, tranne le riunioni assolutamente formali di preconsiglio. La sensazione forte è che in parte non si voglia e in parte non si sappia discutere e approffondire i problemi e soprattutto non si sia creata nessuna occasione di appronfondimento sulle SCELTE STRATEGICHE sulla città se non per quelle dettate dalla Ragioneria Generale.
Un’impostazione vecchia e datata, che non convince molti e che ha svuotato rapidamente le buone energie addensatesi inizialmente sul progetto di “Essere Varazze” che ora sta avviandosi ad esaurimento imboccando la strada verso altri obiettivi di potere. Nulla di male, in politica ci sta. Credo però che molti cittadini (e anche qualche consigliere di maggioranza) abbiano già capito.
Vogliamo parlare delle promesse elettorali non mantenute?
Riforma macchina comunale:intervento su sistemi informatici obsoleti e taglio di qualche area. È tutto qui? Ha inciso sulla efficienza ed efficacia . Se si chiede in giro sembra proprio di no.
Retroporto T1? Parte non parte? No
Discarica? Chiude quest’anno o viene prorogata la concessione?
Consulte? Nulla
Innovazione servizi scolastici? Dove e quando?
Politiche a favore del turismo? Proliferazione di piccoli centri di potere che frammentato la destinazione delle poche risorse.
Fondi europei per lo sviluppo? Boh
Commercio? Polemica con istituzioni provinciali e comunali.
Un bel quadro non trova?
E’ stata fatto un buon lavoro su un sistema hardware che era in condizioni drammatiche. Un investimento che non “si vede” che è stato oggettivamente importante. Consulte…qualcosa funziona (mi pare Cultura ad esempio…) altre decisamente no anche perchè bisogna volerle gestire. Male quella urbanistica composta quasi solamente dai imprenditori del settore. Per il resto concordo con lei..
Più che giuntocentrico lo definirei bozzanocentrico…