Ieri sui muri di Varazze è stato affisso sui muri di Varazze un manifesto a cura del gruppo di opposizione di Centro destra. Nonostante il linguaggio un poco colorito, l’affissione coglie una questione sulla quale, effettivamente, vige una discreta cortina di nebbia. Quanti sono gli immigrati economici a Varazze? Quanti quelli che hanno chiesto asilo politico? Sono notizie che una Comunità che ospita queste persone avrebbe il diritto di sapere.
Invece nulla. Si aprono da un giorno all’altro alberghi (es. Albergo Ancora) per ospitare provvisoriamente ragazzi giovani arrivati dal Senegal, Niger, Ciad ecc. per poi in realtà fare sì che tutto ciò che è provvisorio diventi definitivo o quasi. Nessuno sa quanti siano gli ospiti nella nostra città. Sicuramente tra minori e non almeno 100 e comunque molti di più di quello che l’accordo tra Ministero dell’Interno e ANCI l’associazione dei Comuni , stabilisce. Il manifesto, oggettivamente, coglie seppure in modo “gridato”, una situazione che non è chiarisisma ovvero perchè a fronte di Comuni del tutto inattivi, Varazze che è una città prettamente turistica, sta diventando meta fissa e risposta consolidata per molte delle esigenze di “piazzare” nuovi arrivi nel savonese.
C’è una logica? C’è una precisa volontà politica del Sindaco? Nulla di male se fosse così (anche se io personalmente non sono d’accordo, reputando questa politica a medio/lungo termine suicida) ma lo si dica chiaramente, alla luce del sole ai cittadini. Quel manifesto ha almeno il pregio di chiedere informazioni che penso siano doverose per un Comunità che da queste scelte sosterrà notevoli esborsi. Si pensi ad esempio ai costi diretti (in parte rimborsati dallo Stato) e indiretti per la gestione dei minori.
Ci vuole più chiarezza e più informazione perchè fare finta di niente, come già scritto in qualche post fa, su questo o su altro, non premia più come nella politica di una volta.
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