Ogni tanto una legge fa miracoli. Nel Paese delle 50.000 leggi vigenti (in realtà nessuno sa con esattezza) talvolta una nuova legge porta delle novità positive. E’ il caso della legge 221/2012 che ha imposto dal 1 luglio 2016, il pagamento obbligatorio con il POS (bancomat) in tutti i parcheggi pubblici. La conseguenza pratica per Varazze è stata che, seppure il rinnovo della gestione dei parcheggi non lo prevedesse, il gestore è stato comunque obbligato a fornire per legge un servizio oggi banale ma che nella ns. città è stata una novità rilevante.
Ecco allora miracolasamente comparire, in fretta e furia, su tutte le colonnine il dispositivo per pagare “comodamente” con il bancomat. Il tutto in un paio di giorni. Bene. La questione vera rimane il perchè abbiamo dovuto aspettare l’obbligo di legge per avere un servizio che è assoluta normalità nella maggior parte dei parcheggi persino in Italia. Per fare un passo in avanti ci si potrebbe chiedere perchè non è possibile pagare con Paypal o con uno dei tanti sistemi online (gratis), oppure perchè non è possibile prolungare il proprio parcheggio pagando un extra sempre con lo smarthphone senza dover correre al parcometro tra un’otturazione e l’altra del dentista.
Per concludere, uno potrebbe chiedersi perchè questa ostinazione a far pagare i residenti di Varazze (quelli veri) anche nei giorni feriali nella bassa stagione, come se non fossero già abbastanza “tosati” calcolando che il Comune dal gestore incassa già una bella sommetta (160.000 euro). Ma questa forse è un’altra storia…
“La questione vera rimane il perchè abbiamo dovuto aspettare l’obbligo di legge…”
Le dice nulla il fatto che il comune NON abbia inserito tale cosa in nessun bando di appalto e quindi le società di gestione dei parcheggi si vedono, giustamente, bene dallo spendere a fondo perso 50.000€ per installare dei POS (cosa pensava, che fosse gratis l’installazione) che poi magari devono pure lasciare li dopo 4 anni alla società che verrà dopo.
“Per concludere, uno potrebbe chiedersi perchè questa ostinazione a far pagare i residenti di Varazze (quelli veri) anche nei giorni feriali nella bassa stagione, come se non fossero già abbastanza “tosati” calcolando che il Comune dal gestore incassa già una bella sommetta (160.000 euro). Ma questa forse è un’altra storia…”
Si, questa è decisamente un’altra storia, dato che in primis i biglietti li incassa la società di gestione e non il comune (e vorrei anche ben vedere, altrimenti il canone di gestione come lo recupera?) e in secondo luogo il comune ha scelto di mettere a bando queste regole di pagamento altrimenti nessuno avrebbe accettato l’appalto. Se io devo pagare 10 per la concessione di gestione dei parcheggi, in più ho altri 8 di spese vive per gestirli i posteggi…beh poco poco me ne devono tornare 20, altrimenti per cosa lo prendo l’appalto di gestione, per la gloria?
P.S. considerate poi una cosa, i soldi di canone che l’azienda ha dato al comune e che quindi dai conti le devono tornare, non sono i 160.000€ da voi detti…diciamo che se li raddoppiate ci siete quasi.
Ovvio che se un comune vuole 350.000 € per la gestione di mille posti scarsi…poi deve far attuare regole di pagamento che permettano alle società di rientrare dell’investimento. Altrimenti deve fare appalti da 100.000€…ma loro erano assetati e volevano di più.