Rimandare Piazza Dante e fare Varazze smartcity

Due giorni fa abbiamo lanciato l’idea di rinunciare al rifacimento di Piazza Dante, già finanziato in bilancio, e utilizzare le risorse per trasformate la nostra città e soprattutto le frazioni in una vera smartcity dove vi sia un controllo via per via delle telecamere pubbliche di sicurezza, azioni di consistente risparmio energetico e una rete pubblica ad altissima velocità wi-fi gratis per tutti e ovunque.

Il costo per realizzare questo piano è quasi identico a quello che anremmo a spendere per i lrifacimento di una piazza che a noi non pare così disastrata o per lo meno non pare una priorità così decisiva, a fronte di situazioni ben più rilevanti.

Sono molti i messaggi che ci sono stati postati e molte le reazioni registrate. Devo dire che moltissime sono di apprezzamento per la proposta. Personalmente credo che l’apporccio di questa Giunta sia troppo “urbanisticocentrico” e si dia troppa rilevanza al “disegno” della città con progetti che spesso richiedono 5, 10 anni prima che vedano la luce. tutto molto bello e importante ma la qualità della vita dei cittadini non dipende solo da quello, tutt’altro. Su questa impostazione non pare esservi il passaggio culturale che ci si aspettava ed è troppa l’adiacenza culturale con l’impostazione (errata) secondo la quale gli interventi edilizi alla fine “muovono” tutta l’economia della città e non solo quella di settore. Varazze smartcity significa investire in modo strutturale, permettendo un accesso straordinario alla rete web e permettendo una sicurezza e un controllo del territorio fondamentale.  Onestamente per quanto Piazza Dante possa essere abbellita, pare un aspetto non così importante. La qualità della vita in città si fa con servizi moderni, sicurezza, investimenti alti nella cultura e nelle scuole con servizi all’avanguardia, si fa con tecnologie e procedure burocratiche rapide e semplici, si fa con politiche di sostegno economico alle giovani coppie residenti e ai servizi per le giovani famiglie. Certo qualcosa è stato fatto. Ma è evidente che se questi temi sono davvero una PRIORITA’ allora non è assolutamente abbastanza.

Su questo bisogna decidere. E non solo, più, a parole.

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