T1: eh si pare arrivi il regalo di Natale. Perché ieri è arrivata l’ennesimo annuncio roboante dopo quello di maggio, settembre e novembre. Il patron della società che ha in mano l’operazione della T1, l’area retro portuale, ieri ha dichiarato su La Stampa che il prossimo mese inizieranno le costruzioni nella T1 con il micro (orribile) grattacielo , quello più redditizio. Ci sarebbe da stupirsi se non si sapesse che le carte le danno gli imprenditori e non il Comune ovvero la Comunità. Perché? Perché nella scorsa legislatura il Comune concesse una licenza edilizia dove a decidere come, quando, era ed è , nella sostanza e per dieci anni almeno, l’imprenditore titolare della licenza. Non solo. Ha in mano anche l’occupazione del vecchio campo sportivo e di conseguenza la disponibilità di un’ulteriore area che pur essendo del Comune è bloccata in concessione all’esecuzione dei lavori. Un assurdo. Lavori che per altro, hanno visto annullare un piano di parcheggi pubblici per – a quanto si dice – problemi di infiltrazione dell’acqua di mare.
Un situazione intricata che parte da un punto fermo: il Comune può fare da spettatore alle decisioni dell’imprenditore, che ogni due mesi fa proclami di inizio lavori, puntualmente disattesi dai fatti in un susseguirsi un poco ridicolo di fatti e articoli su giornale. In realtà, non gli corre nessuno dietro e dunque, come imprenditore, sceglierà il momento in cui gli converrà di più. Legittimo. Eccessive invece le condizioni che furono concesse, poco logiche e soprattutto poco motivate. Ora aspettiamo Natale e magari il dott. Di Vizia, vestito figurativamente da Babbo Natale “regalerà” a Varazze il mitico “inizio lavori”, se gli garberà ovviamente. Accidenti come siamo messi….
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