La notizia è comparsa ieri su Il Secolo XIX ed è stata smentita dal gruppo Vitelli (proprietario di un impero nel campo degli yacht e della marina da diporto) con scarsa convinzione, il che fa presagire che le trattative siano avanzate.
Esiste un’offerta (immagino difficilmente rifiutabile) di 300 milioni di euro per rilevare il gruppo Azimuth di proprietà di Vitelli da parte di un importante gruppo economico cinese.
Dentro la pancia del gruppo imprenditoriale vi è anche la Marina di Varazze (concessione ultra decennale). Ecco dunque che in un battibaleno la Marina di Varazze in termini di gestione e proprietà, potrebbe passare dall’altra parte del mondo. Se sia un fatto positivo o no è difficile dirlo. Sarebbe davvero utile sapere come va a finire questa storia, per conoscere l ‘identità che si ha davanti come interlocutore. Questa vicenda, confermata o meno, porta ad una riflessione su quanto poco basti perchè una pezzo di territorio possa passare rapidamente da una “prospettiva” ad un altra, attraverso vicende che viaggiano 1000 e più km. lontano.
E con ogni probabilità qualcosa di analogo sta succedendo anche per la T1 dove le voci di cambio di proprietà ci sono. Insomma un risico vorticoso di interessi imprenditoriali in cui la città è obbligata ad un comportamento da spettatore anche se in realtà – spettatore- non dovrebbe esserlo.
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