Bilocali a bizzeffe…se ci fate caso tutte le ristrutturazioni edili a Varazze in corso e future, puntano a trasformare superfici rilevanti in bilocali, massimo trilocali. Ex conventi di suore, ex alberghi, ex mobilifici ecc. ecc. sono e saranno trasformati in splendidi bilocali di 41 mq. La prima domanda è: ma come potrebbe viverci una famiglia con figli?
La risposta è chiara: non ci deve abitare.
In che senso? Beh Varazze si sta spopolando e sta diventando una città finta, di plastica, costituita di piccolissimi appartamenti concepiti per venire in vacanza, mangiarci la focaccia, ma non certo per farci vivere con una famiglia 365 giorni l’anno. Perchè il mercato non lo vuole. Perchè il mercato risponde alla “domanda” e la “domanda” la fanno i mercati dei potenziali acquirenti da Lombardia e Piemonte che vogliono una “piccola casa al mare” e se possibile senza famiglie residenti a rompere….
Se poi Varazze si sta trasformando in una città finta, di quelle che si vedono nei film western…beh i risultati si vedranno tra 30 anni e allora….Già allora…non ci si lamenti se tra 30 anni Varazze avrà perso la cosa più preziosa: le persone che la vivono, che ne perpetuano il senso della Comunità, delle tradizioni, della cultura locale, del dialetto e delle storie. Già dimenticavo…il mercato chiede altro.
Così la storia bimillenaria di un luogo si potrebbe esaurire nel giro di una generazione e mezza, consegnandola al “mercato” immobiliare da piccoli “pezzi” perchè è quello che ti chiedono. Allora c’è da chiedersi se un Piano regolatore (alias PUC) non debba farsi carico politico di questa situazione e non solo prenderne atto passivamente. Perchè il PUC non deve solo scriverlo il “mercato” ma sopratutto la gente che in un posto ci vive. Aspettiamo da molto tempo (3 anni) che gli estensori del PUC comincino a condividere con la città le logiche e gli obiettivi e che queste logiche e obiettivi escano dalle segrete stanze degli studi di architettura e comincino a parlare possibilmente senza fare le “fotografie” di quello che è.
Forse è opportuno ricordare a tutti che al netto degli immigrati economici, la città tra 30 anni sarà grande come Celle Ligure con un’età record. Ecco di questo stiamo parlando. Stiamo parlando del fatto che se una città non è viva e vegeta e si spopola, gli amati immobili varranno 1/3 di quello che pensate di avere in tasca ora.
La cosa vi interessa?
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