Sono stati resi pubblici alcuni dati che riguardano le presenze e gli arrivi alberghieri e non, nei principali Comuni turistici della Riviera di Ponente nel periodo gennaio-agosto 2016. Si aspettavano dei dati più positivi per Varazze. Sopratutto il confronto con località che hanno profili molto simili e negativo: ciò sembra contrastare con la percezione fondata che la rete turistica “giornaliera” (esercizi commerciali, bagni marini ecc.) dove i risultati paiono essere stati almeno soddisfacenti se non molto soddisfacenti. Gli arrivi nelle strutture ricettive crescono pochissimo, meno dell’1% e sopratutto calano gli stranieri con un -5%, stranieri che spendono circa il 50% in più dei turisti italiani e dunque da questo punto di vista “valgono” il 50% in più. Si tratta di datii n soostanziale controtendenza rispetto all’andamento gennerale e anche a quelllo della provincia dove ii miglioramenti sono stati sensibili, in positivo.
L’analisi dei dati ovviamente è molto più complessa e sarà fatta nei prossimi giorni. Certamente se fossero confermati, occorrerà fare riflessioni molto serie e profonde sull’effettiva destinazione che Varazze può prendere all’interno del turismo ligure. Sempre più improntata al “mordi e fuggi”? Sempre meno metà turistica tradizionale? Una scelta di ripiego dove gli stranieri che cercano più qualità evitano sempre di più? L’analisi approfondita che condurremo nei prossimi giorni ci darà parecchie risposte. Un dato su tutti: Varazze non arriva oramai al 50% degli arrivi che si registrano a Finale, ed è quasi la metà della realtà espressa da Pietra Ligure. Alassio non è neppure paragonabile ma la piccola Celle Ligure, vale oramai il 50% del movimento turistico registrato nella nostra città.
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